«Mia madre, a Princeton, ricevette un conciso telegramma: Apro libreria Parigi. Prego spedire soldi e mi mandò tutti i suoi risparmi». Così ha inizio la storia della piccola libreria di Sylvia Beach, la Shakespeare and Company aperta inizialmente al numero 8 di rue Dupuytren, il 19 novembre del 1919: una libreria che è diventata un mito ed è tuttora meta di pellegrinaggio per tutti i bibliofili che si recano a Parigi. Frequentatori abituali, all'epoca, erano Valery Larbaud, Sherwood Anderson e André Gide. André Maurois fu uno dei primi a fare gli auguri alla neonata libreria portando una copia del suo piccolo capolavoro appena pubblicato: «Les silences du Colonel Bramble». E ovviamente non poteva mancare il punto di riferimento degli americani a Parigi, Gertrude Stein, con l'inseparabile Alice B. Toklas. La storia di Sylvia Beach è inoltre indissolubilmente legata a James Joyce e alla pubblicazione dell'«Ulisse» a Parigi, che è il capitolo più interessante della vicenda della Shakespeare and Company. L'«Ulisse» era uscito a puntate sulla rivista «Egoist» nel 1919, ma alla quinta puntata la pubblicazione si dovette interrompere a causa delle reazioni scandalizzate dei lettori. Harriet Weaver, direttrice commerciale di «Egoist», decise di pubblicarlo in volume, ma l'impresa si rivelò impossibile: «Al solo sentire il nome di Joyce i tipografi inglesi scappavano come il diavolo davanti all'acqua santa», in quanto sarebbero stati corresponsabili insieme all'editore e passibili quindi di subire conseguenze penali.
Che guaio! Il signore e la signora Banks stanno per partire, proprio quando la cuoca di famiglia è costretta ad andarsene per curare i nipoti malati. Che fare? Mary Poppins non ha dubbi: cucinerà lei, con l'aiuto dei bambini. E così, la tata e i piccoli Banks prepareranno per ogni giorno della settimana un menu speciale. Dallo Yorkshire pudding cucinato...
I quaderni non hanno righe, e nemmeno quadretti. Sono spazi bianchi da riempire di idee, appunti, schizzi, frasi, stralci di libri. Fogli di carta porosa su cui scrivere un pensiero da ricordare o una ricetta da sperimentare; su cui tracciare una linea, un viso, o il nome di un bambino; su cui appuntare una parola che è nostra, perché ci descrive; un...
Dialoghi di una bimba con il suo papà dalla nascita ai quattro anni
Alessandro, papà di Elena, che oggi non ha ancora quattro anni, raccoglie su Facebook da tempo i memorabili detti della sua bambina. Il risultato è una impresa senza precedenti: il documento unico, commovente, esilarante, illuminante di un'età d'incanto e saggezza, che tutti abbiamo...
Un borgo privo di esseri umani non e` fermo e immutabile come ci si immagina: spinge, sbraita, soffre, spera.
Mauro Daltin ci accompagna per mano alla scoperta dei paesi perduti, quelli piu` suggestivi e dai racconti piu` affascinanti. Le sue sono istantanee emozionali: fotografie di paesi sospesi in un altro tempo, buchi neri sulle mappe dove a volte e`...
Secondo Virginia Woolf dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Lulu Mayo ha rivisitato questa famosa dichiarazione in chiave FELINA.
Tuffati nelle STORIE di 30 GRANDI DONNE che hanno cambiato LA storia, e dei loro amici felini. Fatti ispirare dalle loro vite e dal legame con i loro amici di pelo. Alcune delle «grandi donne»: Giorgia,...
Riconoscere i vari tipi di nuvole, comprendere il miracolo dell’impollinazione, il ciclo del giorno e della notte e il periplo degli uccelli migratori, contemplare le stelle e assistere a un tornado o un’aurora boreale, capire l’inquinamento atmosferico e luminoso e le conseguenze dell’attività umana in questo viaggio originale, arricchito da flap e scene...
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Una collezione di ricordi familiari che ricompongono l’esistenza di una grande scrittrice i cui romanzi sono ormai diventati classici della letteratura mondiale. Dalle ricerche dei nipoti – la più celebre quella di James Edward Austen-Leigh – ai materiali postumi, alle tracce delle lettere distrutte, tutto concorre a formare un collage sulla vita...
Entrare nelle case abbandonate non è facile, ti possono mangiare. Rapirti in un tempo passato assoluto e mandarti in confusione; hanno una voce che si esprime attraverso gli oggetti, i colori, gli equilibri precari, gli alberi giganti che, curiosi delle storie degli uomini, insinuano le radici sotto i pavimenti; un alfabeto del silenzio che si comprende...
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