Le donne a cui penso di notte

Le donne a cui penso di notte

di MIA KANKIMAKI   |   NERI POZZA
Nelle notti che passa in bianco, quando la vita va a catafascio e la paura la assale, l'autrice di queste illuminanti pagine mette insieme un esercito invisibile di guardie del corpo costituito dalle grandi donne del passato. Donne la cui vita non ha calcato la via della tradizione, che hanno abbattuto certe barriere e fatto cose che non ci si aspettava da loro. Molte sono artiste e scrittrici, dedite a un lavoro solitario e introspettivo. La maggior parte non ha avuto figli nè famiglia, e le loro relazioni amorose sono state non convenzionali. Tante hanno viaggiato o cambiato paese e cultura, e hanno rivoluzionato la loro vita anche in tarda età. Tutte hanno seguito la propria passione e fatto le loro scelte senza curarsi delle aspettative del loro tempo. Tra queste donne esemplari troviamo Ida Pfeiffer, che a quarantaquattro anni, nel 1840, decise di lasciare la sua Austria per girare il mondo da sola, con la sua decorosa cuffietta di pizzo e un budget esiguo, e finì per scrivere guide di viaggio di enorme successo; Mary Kingsley, che prima curò coscienziosamente i suoi genitori in Inghilterra finchè si spensero, e poi partì da sola per le giungle dell'Africa occidentale, dove familiarizzò con tribù cannibali e mercanti europei; Yayoi Kusama, che decise di fare l'artista e scrisse alla pittrice Georgia O'Keeffe per chiederle consiglio, e poi, dopo aver sconvolto l'ambiente artistico newyorkese, tornò a Tokyo e fece richiesta di andare a vivere in un manicomio; Karen Blixen, che partì per l'Africa con suo marito e finì per gestire una piantagione da sola; Nellie Bly, giornalista, suffragetta, giramondo, e poi, dopo aver ereditato l'attività del marito, capitana d'industria e inventrice; Ema Saiko , poetessa e artista vissuta in Giappone nel periodo Edo. E ancora, la nobildonna cremonese Sofonisba Anguissola, prima artista di professione e modello per tutte le artiste e Lavinia Fontana, che mantenne la sua grande famiglia dipingendo, si autopromosse come artista favorita dalle nobildonne e guadagnò come un uomo. Mia Kankimäki ripercorre, attraverso un insolito e affascinante viaggio, gli itinerari di queste straordinarie donne che, in secoli diversi e in vari angoli della Terra, spinte dalla curiosità, dall'amore per l'arte e dalla sete di avventura e conoscenza, hanno lasciato il segno nella storia. COME COMINCIA Sono M. Ho quarantatré anni. Sono anni che, di notte, penso alle donne – no, il sesso non c'entra. Penso alle donne nelle notti che passo in bianco, quando la vita, gli uomini, il mio modo di relazionarmi vanno a catafascio e ho la sensazione che la terribile tristezza che mi assale non finirà mai. In quelle notti metto insieme un esercito invisibile di guardie del corpo formato da donne del passato, sante protettrici che mi indicano la strada da seguire. Le mie ispiratrici sono donne la cui vita non ha calcato la via della tradizione. Hanno abbattuto certe barriere e fatto cose che non ci si aspettava da loro. Molte di loro sono artiste e scrittrici, fanno un lavoro solitario e introspettivo. La maggior parte non ha avuto figli né famiglia, e le loro relazioni amorose sono state non convenzionali. Tante hanno viaggiato o cambiato paese e cultura, e hanno rivoluzionato la loro vita anche in tarda età. Qualcuna ha vissuto tutta la vita insieme alla madre, parecchie hanno sofferto di malattie e problemi mentali, ma tutte hanno seguito la loro passione e fatto le loro scelte infischiandosene delle aspettative del loro tempo
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Autore
MIA KANKIMAKI
01243
4 Articoli
Nuovo prodotto
2021-11-29
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