La casa delle bambole infestata (The Haunted Dolls? House), scritto nel 1922 e pubblicato per la prima volta su The Empire Review nel febbraio del 1923, fu offerto in dono alla biblioteca della celebre casa delle bambole della regina Mary, consorte di Giorgio V. Tuttavia James, diversamente da altri autori che contribuirono con le loro opere in miniatura ad arricchire la collezione reale, non cedette il copyright alla regina, e un paio di anni dopo il racconto fu inserito in A Warning to the Curious (1925). In questa raccolta il testo è accompagnato da una nota, nella quale l?autore stesso si scusa del fatto che la storia sembri ricalcare quella di uno dei suoi più vecchi racconti dal titolo La Mezzatinta (The Mezzotint), che può leggersi nella prima raccolta Ghost Stories of an Antiquary pubblicata nel 1904. Nella presente edizione annotata si offrono entrambi i racconti, così che il lettore possa agevolmente cogliere punti di contatto e differenze fra i due e avere l?occasione di approfondire, grazie all?apparato di note che accompagna i testi, alcuni aspetti interessanti di queste due opere di M. R. James, studioso e narratore tanto apprezzato da H. P. Lovecraft.
Questo è un regalo che Elinor Marianne ha fatto per Fenysia Scuola di linguaggi della cultura, che ha la sua prima sede a Firenze e che si intravede sullo sfondo dell' acquerello di Elinor Marianne.
«Amo la scrittura di questa donna: ti rapisce all'istante e senza un perché. Ma una spiegazione c'è: Colette ha inventato il linguaggio per definire la strana osmosi tra i piaceri che alla leggera chiamiamo fisici e l'infinito del mondo». Questo linguaggio nuovo è l'oggetto primo dell'attenzione di Julia Kristeva, che ci offre un'avvincente e sofisticata...
I quaderni non hanno righe, e nemmeno quadretti. Sono spazi bianchi da riempire di idee, appunti, schizzi, frasi, stralci di libri. Fogli di carta porosa su cui scrivere un pensiero da ricordare o una ricetta da sperimentare; su cui tracciare una linea, un viso, o il nome di un bambino; su cui appuntare una parola che è nostra, perché ci descrive; un...
Anche se lo scrupolo della biografa spinge Évelyne Bloch-Dano a scovare il particolare realistico, il suo sguardo interiore segue la sua pista e rincorre le parole, i libri. L'intero universo simbolico dello scrittore prende corpo in un'atmosfera. Nell'incendio dei muri rosa ai primi raggi del sole a Roma, nel vento nelle stradine di Nizza popolate di...
Paradisi tropicali, hotel di lusso e pittoreschi sentieri di campagna: nulla di più evocativo e rilassante, no? Sbagliato, perché quando la scenografica stradina costeggia un camposanto o ci si vede costretti a fare i conti con una casa dalla quale sembra impossibile uscire, allora trovare un attimo di relax diventa l'ultimo dei problemi. Se con una linea...
Ormai adulta, Dacia Maraini riceve in dono dal padre Fosco i quaderni ritrovati della madre Topazia Alliata: un diario scritto tra il 1938 e il 1941, che racconta il lungo viaggio in nave verso Kobe e i primi anni di permanenza della famiglia in Giappone. Una scoperta inattesa, dalla quale emerge il ritratto di una donna concreta e capace di un amore così...
I quaderni non hanno righe, e nemmeno quadretti. Sono spazi bianchi da riempire di idee, appunti, schizzi, frasi, stralci di libri. Fogli di carta porosa su cui scrivere un pensiero da ricordare o una ricetta da sperimentare; su cui tracciare una linea, un viso, o il nome di un bambino; su cui appuntare una parola che è nostra, perché ci descrive; un...
In un avvallamento tra due montagne della Valle d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint-Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di quelle case, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla...
I nomi parlano da soli: Natalia Ginzburg, Alice Munro, Jean Rhys, Lydia Davis, Joan Didion, Valeria Parrella, Dorothy Parker, Grace Paley, Marguerite Yourcenar, Yasmina Reza, Nora Ephron, Elsa Morante, Flannery ’O Connor, Joyce Carol Oates, Chimamanda Ngozi Adichie. Raccontare le donne significa far vedere il mondo: sempre diverso e sempre in cammino....
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