In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Oltre quel muro dovrebbe esserci un appartamento vuoto, ma... sarà vero? Perché un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera, e anche di più. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre... Età di lettura: da 10 anni.
Il brillante racconto scritto da Vita Sackville-West per la biblioteca della casa di bambole della regina Mary è un jeu d'esprit, uno scherzo che narra le imprese di uno «spirito [...] vivo e curioso», dal «caschetto scuro» come quello della sua autrice. Ai suoi occhi di inguaribile romantica, le case conservano le emozioni dei loro antichi abitanti....
Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite - non posso nemmeno incominciare a spiegare l'importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo 'Orto di un perdigiorno' - non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla...
Oliver Twist ha vissuto fino a nove anni all'orfanotrofio dei poveri. Ma questa è solo la prima delle sue sfortune: mandato a lavorare in un'impresa di pompe funebri, riesce a fuggire e a raggiungere Londra, dove viene costretto a unirsi a una banda di ladruncoli e a partecipare a furti e a rapine agli ordini del sinistro Fagin. Sarà solo dopo...
Il bastone piantato nel fango come una firma sulle rive del fiume Ouse dove Virginia Woolf si lascia annegare il 28 marzo del 1941 verrà ritrovato dal marito Leonard che, sconvolto, viene sopraffatto dai ricordi della loro storia d'amore. Ai frammenti tratti dal diario di Virginia e ai commenti quasi lapidari del dottor Fine sullo stato di salute della...
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